Stato da Mar (o Domini da Mar) è il termine con cui la Repubblica di Venezia indicava i suoi domini marittimi, cioè i territori oggetto del primo moto d’espansione del potere veneziano dall’Istria, seguendo il lungo percorso della costa orientale dell’Adriatico, sino a Candia e a Cipro. Tra la seconda metà del Cinquecento e i primi decenni del secolo successivo, la Repubblica Veneta nel governo del suo Dominio da mare mantiene nei territori nei quali è presente un regime di equilibrio tra una grande moltitudine di soggetti.
Il mare, immaginato, raccontato, intorno e su cui ruotava la vita della Serenissima, ha avuto cantori e studiosi con esperienze dirette e con l’immaginazione. Tra costoro persino William Shakespeare. Geografi e viaggiatori hanno trovato nel mare descritto o sognato l’espressione delle loro analisi scientifiche, storiche, antropologiche e culturali. Questo percorso contribuisce a ricostruire il ruolo nodale e simbolico del mare non solamente dal punto di vista geografico, ma anche letterario e culturale.