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Villa dei Luzzatto Fegiz, la ricostruzione storica (Il Piccolo 27 mag)

Ecco la ricostruzione della storia di villa Tarabocchia attraverso i documenti dell’Università popolare.

12/2/2002 Noyes Piccini Abramic, presidente della Comunità degli Italiani di Lussinpiccolo scrive al consolato generale d’Italia a Fiume Pietrosanto segnalando la presenza di un immobile di circa 470 mq ideale per ospitare le attività della Comunità.

20/2/2002 L’Unione Italiana richiede il nulla osta del Ministero degli Esteri italiano ad avviare l’iter per l’acquisto della villa. L’iniziatova viene appoggiata dall’Associazione italiana dei Lussignani

10/06/2002 Ivetta Tarabocchia Luzzato Fegiz informa l’Università Popolare di aver fatto richiesta di restituzione o d’indennizzo dell’immobile, ribadendo però la disponibilità a rinunciare a condizione che la casa venga destinata a sede della locale Comunità degli Italiani. Nel caso in cui si realizzasse quest’ultima circostanza, desidera che le siano riservati due locali.

21/08/02 La Farnesina invia il nulla osta per l’acquisto, riservandosi di definire il soggetto cui verranno intestato il bene acquistato

28/11/02 Il Consiglio direttivo dell’Università popolare approva la stipula del contratto di compravendita e approva anche la stipula di un contratto di comodato d’uso a favore di Ivetta Tarabocchia

19/12/02 Stipula della “lettera d’intenti” tra l’Upt, Ivetta Tarabocchia Luzzato Fegiz e la Comunità italiana di Lussinpiccolo con la quale si definiscono i vani concessi in comodato d’uso (due locali ervizio) alla signora Tarabocchia. Lo stesso giorno viene stipulato un preliminare di compravendita della villa tra l’UPT, i Lussignani e la proprietaria croata Bizerka Zecevic

10/02/2004 L’Uptconstata “l’impossibilità in termini giuridici di gravare il contratto di compravendita con il comodato d’uso a favore della sig.ra Ivetta Tarabocchia Luzzato Fegiz, deliberando di proseguire con la procedura di compravendita prescindendo dai contenuti della lettera d’intenti sottoscritta.

13/04/2004 La Farnesina suggerisce di intestare la proprietà al Consolato generale d’Italia a Fiume.

2005/2009 Contatti tra ministero delle Finanze croato, Consolato generale d’Italia a Fiume, ministeri italiani degli Esteri e della Giustizia per sciogliere il rebus dell’intestazione di villa Perla. Attualmente l’immobile è intestato all’Unione Italiana.

Rimasta chiusa per anni, ora villa Perla-Tarabocchia è in fase di ristrutturazione. I lavori sono stati avviati per adeguare la residenza costruita negli anni Venti alle esigenze dei nuovi destinatari: i componenti della Comunità degli italiani di Lussinpiccolo, ai quali l’accordo sottoscritto con il via libera del ministero degli Esteri ha riconosciuto il diritto di utilizzare l’immobile. Immobile che conta complessivamente quasi 450 metri quadrati distribuiti su più piani e affacciati sullo squero della località di mare. La precedente proprietaria, la cittadina croata Bizerka Zecevic (che la famiglia Luzzatto Fegiz, non avendo altre informazioni su di lei, indica sempre come ”la moglie del dentista), ne era entrata in possesso in maniera misteriosa verso la fine degli anni ’80.

 

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