L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia in collaborazione con il Centro di Documentazione Multimediale della cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata e con il patrocinio della Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati porta la storia della frontiera adriatica in un evento collaterale all’81a Mostra del Cinema di Venezia.
Sabato 7 settembre alle ore 12.00 presso lo spazio Regione Veneto all’Hotel Excelsior al Lido di Venezia avrà luogo la conferenza stampa di presentazione di “Vola colomba” di Renzo Carbonera: si tratta di un documentario realizzato da Venice Film in occasione dei 70 anni del ritorno di Trieste all’Italia avvenuto con il memorandum di Londra del 1954 che pose fine al Governo Militare Alleato sulla Zona A del mai costituito Territorio Libero di Trieste. Tale opera nasce dalla collaborazione tra RAI Documentari (che curerà a breve la messa in onda in seconda serata su RAI3), Ministero della Cultura, ANVGD, CDM, FVG Film Commission e Comune di Trieste.
Alla conferenza stampa coordinata da Alessandro Cuk (critico cinematografico e presidente dell’ANVGD Venezia) interverranno Fabrizio Zappi (direttore di Rai Documentari), il regista della pellicola Renzo Carbonera, il produttore Alessandro Centenaro (Venice Film), Renzo Codarin (Presidente FederEsuli) e Italia Giacca (dirigente ANVGD e testimone nel documentario).
Il giornalista Toni Capuozzo accompagna lo spettatore nei luoghi e nelle vicende del tempo, attraverso il racconto della società e della cultura italiana e triestina post-bellica: lo stesso titolo del docufilm richiama la canzone con cui Nilla Pizzi vinse il Festival di Sanremo nel 1952, con un testo nel quale non mancavano allusioni e riferimenti alla sorte di Trieste, su cui era concentrata l’attenzione dell’opinione pubblica italiana fin dai quaranta terribili giorni di occupazione jugoslava nella primavera 1945.
La narrazione è arricchita e avvalorata dalla testimonianza dello storico Paolo Mieli e dalla partecipazione del celebre giornalista Bruno Pizzul. Di rilievo è anche la partecipazione di Italia Giacca, esule istriana, fuggita dalla sua terra di origine per trovare rifugio a Trieste e oggi componente dell’Esecutivo nazionale dell’ANVGD.