Centotrentaseimila soldati, 11.651 ammalati e feriti, cavalleria di oltre 13.000 uomini e 10.000 cavalli, quasi 23.000 soldati austriaci – prigionieri dell’Esercito serbo – ma anche 22.000 tonnellate di viveri, foraggi, medicinali e materiali vari e 50 pezzi d’artiglieria serba imbarcati e trasportati in salvo dalla Marina da guerra italiana. Era la fine del 1915, quando l’Esercito serbo, stretto dalle armate degli imperi centrali, dovette ritirarsi nel pieno dell’inverno, attraverso i monti albanesi. Giunto sulle coste dell’Adriatico, il salvataggio di un intero esercito fu quasi esclusivo compito dell’Italia. A questa impresa straordinaria e ciclopica, che coinvolse 170 navi della Marina militare italiana, è dedicato il volume ”Per L’Esercito Serbo – Una storia dimenticata”, realizzato dallo Stato Maggiore della Difesa nell’anno dell’avvio delle celebrazioni del centenario della prima guerra mondiale.
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