Pubblichiamo il testo integrale della interrogazione che il vicepresidente nazionale Anvgd, nonché consigliere regionale Fvg, Rodolfo Ziberna, presenta al presidente della Regione, Deborah Serracchiani, in merito agli episodi registrati a Udine nel corso della presentazione del libro di Simone Cristicchi, «Magazzino 18».
Il sottoscritto Consigliere regionale Rodolfo Ziberna (Pdl-Fi),
Premesso che il 7 aprile 2014, ore 18.00, presso la libreria Feltrinelli di Via Canciani a Udine ha avuto luogo la presentazione del libro “Magazzino 18” di Simone Cristicchi, (l’omonimo spettacolo in pochi mesi ha traguardato le 50 repliche ed ha registrato apprezzamenti bipartisan da ogni schieramento politico) da parte del politologo Ivan Buttignon.
Venuto a conoscenza dallo stesso Ivan Buttignon dei fatti accaduti con la seguente mail «Report dell’accaduto, con parecchi testimoni, molti dei quali citabili. Alle 17.30, entrando in libreria sono stato avvicinato da due persone che mi hanno propinato un volantino ridicolo e ottuso, nei quali mi si descriveva come un pericoloso nazionalista e fascista. Ho ritenuto di spiegare molto educatamente a questi ragazzi che, oltre a non essere di destra, sono dirigente della CGIL dal 2001 (ho pure esibito la tessera, sebbene io detesti le ostentazioni), che sono coordinatore del comitato “Adesso Matteo Renzi Gorizia” e che sono il portavoce del Sindaco di Fossalta di Portogruaro, del Partito Democratico e di provenienza comunista. A nulla è valso il tentativo di spiegarlo ai due “antagonisti”, ai quali si è aggiunto un terzo, così da circondarmi, sghignazzare e denigrare. A una mia risposta verbale educata, ma asciutta e determinata, hanno preferito desistere dall’aggressione verbale, salvo tornare in seguito sulle minacce fisiche, di cui dirò.
Durante la presentazione hanno disturbato e distratto i presenti, che hanno udito le chiare offese e minacce rivolte a Simone Cristicchi e al sottoscritto.
Terminate le esposizioni dell’Autore di Magazzino 18 e mia, la prof.ssa Alessandra Kersevan, che i presenti mi dicono dirigesse la protesta in sala (fatto però che, a onor del vero e della correttezza intellettuale, personalmente non posso confermare), ha inveito contro Simone Cristicchi perché non avrebbe concesso il dibattito, quando voglio ricordare che durante la presentazione abbiamo accettato diversi interventi dal pubblico.
Sia la Kersevan che alcuni astanti si sono messi a urlare.
La ciliegina sulla torta è avvenuta all’uscita della libreria, quando diversi figuri, compresi i distributori di volantini già citati, hanno intimato a uscire un ragazzino delle superiori (avrà avuto 15, massimo 16 anni, tra l’altro nulla c’entrava con la presentazione e che certo non sembrava un fascista) con queste parole: “Esci, forza, che ti massacriamo di botte!”. La scena è stata vista da almeno una decina di persone, molte delle quali conosco (tra cui anche il dirigente di Rifondazione comunista provinciale di Gorizia, buon testimone, per quanto incredulo, di tutto l’accaduto).
Al sottoscritto hanno “solo” rivolto l’invito ad uscire, così mi avrebbero “ammazzato”. Me l’hanno comunicato con inequivocabili gesti: per esempio l’indice teso a mo’ di lama del coltello fatto passare sul collo.
Sperare fosse finita così era un’illusione. Questa mattina (venerdì 11 aprile 2014) alle 7.50 trovo sul parabrezza della mia Punto un foglio di carta a quadretti con la scritta a penna “Revisionista hai i giorni contati”.
E pensare che ho sempre temuto l’estrema destra, per i miei libri al vetriolo sul ventennio e la Repubblica sociale (con tanto di prefazione del socialista rivoluzionario ed esemplare antifascista prof. Giorgio Galli)…
Venerdì, 11 aprile 2014. Con il mio più cordiale saluto. In fede, Ivan Buttignon».
Preoccupato per come certa sinistra, con atti violenti ed intimidatori, impedisca il regolare svolgimento di manifestazioni pubbliche non di loro gradimento;
Sconcertato per il fatto che una delle protagoniste di quanto accaduto sia proprio la signora Alessandra Kersevan, già resasi responsabile di altri “movimentati” eventi ed oggetto di interrogazione del sottoscritto n. 75 del 3 marzo scorso recante «Cessare ogni contributo finanziario della Regione a chi nega l’esistenza delle foibe, come disciplinato dall’art. 414 del Codice penale, e tra queste anche alle signore Claudia Cernigoi e Alessandra Kersevan».
Esprimendo grande vicinanza e solidarietà al dott. Ivan Buttignon per la grave violenza subita e le minacce di morte ricevute, che condanno fermamente e con me tutto il Gruppo consiliare del Pdl-Fi ed il Partito medesimo;
Tutto ciò premesso, interroga
la Presidente della Regione e l’Assessore competente per sapere:
se la Presidente e la Giunta ritengono di unirsi nella condanna ferma delle azioni di violenza di cui alla premessa, anche se dovessero risultare provenienti da aree politiche che esprimono questa Giunta regionale e questo governo nazionale o ad essa assai vicine;
se condividano l’assoluta necessità di sospendere ogni contributo finanziario e di qualsiasi altra natura eventualmente concesso dalla Regione a beneficio di soggetti pubblici e privati che direttamente o indirettamente si rendano protagonisti di queste azioni di violenza, o concorrano nell’agevolarle, condividerle o addirittura promuoverle e sostenerle;
quali azioni intenda porre in essere per arginare questa deriva di violenza contro chi la pensa diversamente da questi soggetti violenti e pericolosi, che si accaniscono in particolare nei confronti della comunità di esuli giuliano-dalmati (di cui parte significativa oggi residente sul territorio regionale) costretti a fuggire dalle terre d’Istria, Fiume e Dalmazia per salvare le vite proprie e dei propri cari e per rimanere fieramente italiani, oggetto di una vera e propria pulizia etnica da parte delle truppe del Maresciallo Tito, scientificamente operata con persecuzioni, violenze ed infoibamenti di migliaia di vittime inermi.
Rodolfo Ziberna