ANVGD_cover-post-no-img

Ziberna: l’ateneo sloveno entri nel consorzio goriziano (Il Piccolo 28 ago)

di GIOVANNI TOMASIN

«Includere l’ateneo di Nova Gorica nel Consorzio universitario, riportare Enologia in provincia, creare master funzionali alle esigenze del territorio». A un mese alla sua nomina a presidente del Consorzio, Rodolfo Ziberna spiega al Piccolo le linee guida del suo mandato.

Presidente, quali obiettivi si prefigge?

Innanzitutto rilanciare il Consorzio e farlo tornare a essere l’interlocutore unico per gli attori del settore universitario a Gorizia. Ora i soci del Consorzio e le università interagiscono gli uni con le altre singolarmente, creando non poca confusione. Ci proponiamo di diventare referenti e coordinatori di questi rapporti.

Che ruolo avrà il Consorzio sul territorio?

Collaborare con le realtà economiche, formando competenze che rispondano alle loro necessità. Penso ad esempio alla creazione di master in ambito cantieristico, turistico o enologico. Sempre in collaborazione con i privati interessati.

A tal proposito, cosa pensa della chiusura della sede di Enologia a Cormons?

Uno degli obiettivi sarà convincere l’ateneo udinese a riportare la facoltà in provincia. Siamo ottimisti.

Parliamo di Udine e Trieste. Ma a Gorizia le università sono tre: c’è anche Nova Gorica.

Appunto. È assurdo che Nova Gorica non abbia nel Consorzio lo stesso ruolo delle altre università. Il territorio è unico, non possiamo fare a meno di pensare in maniera integrata. A breve incontrerò il presidente di Skgz Livio Semolic, e parleremo anche di questo.

Abbiamo trattato i rapporti con istituzioni, imprese e atenei. Cosa ci dice degli studenti?

È una questione che ci sta a cuore. A Gorizia spesso gli studenti universitari sono percepiti come un problema, come la causa dei fatidici schiamazzi. Ma la questione è un’altra: si tratta del solito conflitto intergenerazionale, che viene scaricato sugli studenti perché vengono da fuori. È più facile pensare che a far rumore sia un veneto piuttosto che il proprio nipote.

E quindi il Consorzio come si muoverà?

Ci attiveremo per integrare maggiormente i giovani nella città. Faccio un esempio: gli universitari vogliono organizzare una festa? La organizzano il Consorzio e gli studenti, assieme. Noi mettiamo la logistica e i ragazzi stanno attenti a moderare eventuali eccessi. Ma penso anche all’organizzazione di eventi sportivi, all’ampliamento dell’Unicard e a tante altre proposte. L’8 o il 9 settembre incontrerò i rappresentanti degli studenti per discuterne.

Tocchiamo un punto dolente: cosa pensa del Conference Center?

Penso che, ormai che ce l’abbiamo, bisognerà trovare che uso farne. Mi sto attivando per organizzare lì una grande conferenza nazionale delle provincie in gennaio, ma è una cosa soltanto. Dovremo pensare a usi alternativi, che ne giustifichino i costi. Altrimenti è meglio lasciar stare.

E cosa ci dice invece della sede del Consorzio?

Si sposterà a Casa Morelli. Costerà meno e ci consentirà maggiore autonomia.

Un’ultima domanda. Questo incarico prelude a un suo possibile ritorno alla politica?

Lo escludo. Mi piace quel che faccio e intendo portarlo fino in fondo. E poi Gorizia ha già un ottimo sindaco.

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.