«Grazie a chi ha lottato in solitudine, oggi la parola Foibe ha acquisito il senso della tragedia che rappresenta questa storia, cosi è entrata nella memoria collettiva».
Così il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti alla cerimonia di commemorazione della giornata del ricordo che si è tenuta a Roma davanti al monumento per i caduti nelle Foibe nel pomeriggio di venerdì 11 febbraio. Alla cerimonia presenti anche la presidente del comitato provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia Donatella Schürzel e il sindaco del municipio IX Titti Di Salvo.
«Ora -aggiunge Zingaretti- non dobbiamo lasciare solo chi ha combattuto per questo e lo dobbiamo fare ricordando questa tragedia non solo in occasione di queste 48 ore, ma anche il resto dell’anno, riempiendo la parola Foibe con azioni pratiche».
La professoressa Donatella Schürzel ha poi ricordato quanto sia importante la localizzazione della cerimonia davanti al monumento per i martiri delle foibe perché «è qui- ha detto la vicepresidente nazionale dell’Anvgd- che gli esuli hanno ricominciato a far battere il loro cuore, in questo quartiere».
«Quando arrivarono in condizioni inenarrabili, Roma li ha accolti e ha aiutato molti di loro a superare moralmente questa tragedia» spiega Schürzel
«Gli anni di silenzio – ha aggiunto Titti Di Salvo-non sono passati invano, perché il ricordo delle persone infoibate e l’esodo forzato si è trasformato oggi in impegno civile, ma questo per essere mantenuto deve avere la collaborazione piena di istituzioni e associazioni».
Fonte: Adnkronos – 11/02/2022
Dopo le cerimonie istituzionali proseguite presso il cippo ai caduti giuliano-dalmati in via Laurentina e al monumento dell’Esodo in piazza Giuliani e Dalmati, luoghi simbolo del quartiere giuliano-dalmata, nel tardo pomeriggio si è infine svolta una Santa Messa presso la chiesa parrocchiale di San Marco Evangelista in Agro Laurentino.